La realizzazione di parcheggi pertinenziali in locali preesistenti al piano terra di un edificio, mediante la tamponatura di un porticato aperto su tre lati, non rientra nell'ambito di applicazione dell'art. 9 della legge n. 122/1989, che consente tale intervento solo in presenza di "locali" già chiusi su tutti i lati perimetrali. Pertanto, l'intervento in questione, comportando un aumento di volumetria e la realizzazione di un organismo edilizio diverso dal precedente, deve essere qualificato come "ristrutturazione edilizia" ai sensi dell'art. 3 del D.P.R. n. 380/2001 e non può essere eseguito mediante segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), in assenza dei presupposti che avrebbero abilitato il proprietario all'utilizzo di tale istituto. L'Amministrazione comunale, in tali casi, è tenuta a dichiarare l'inefficacia della SCIA presentata e a vietare la prosecuzione dei lavori, senza che la mancata comunicazione del procedimento possa incidere sulla legittimità del provvedimento, in assenza di elementi che, se tempestivamente rappresentati, avrebbero potuto condurre ad una diversa decisione.