Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41310 del 5 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41310PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le offese contenute negli scritti o nei discorsi pronunciati dalle parti o dai loro patrocinatori nei procedimenti dinanzi all'autorità giudiziaria, quando esse concernono l'oggetto della causa, non sono punibili ai sensi dell'articolo 598 del codice penale. Tale disposizione, volta a garantire la libertà di difesa e di critica nell'ambito del processo, impone al giudice di esaminare e risolvere la questione della sua applicabilità, anche d'ufficio, quando le circostanze del caso concreto lo richiedano. Il giudice non può esimersi dall'affrontare e decidere tale questione, pena l'annullamento della sentenza per omesso esame di un motivo di impugnazione rilevante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. GI. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/04/2007 TRIBUNALE di PARMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore Avv. BELLIGOLI Massimo.

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