Il rilascio di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative deve avvenire all'esito di una procedura di selezione pubblica, ispirata ai principi di trasparenza, imparzialità, proporzionalità, efficienza e parità di trattamento, nonché di libera concorrenza, al fine di individuare la proposta di gestione dell'area demaniale maggiormente corrispondente allo specifico interesse pubblico. Tale procedura comparativa è obbligatoria anche in caso di rinnovo della concessione, non potendosi ammettere proroghe automatiche o affidamenti diretti, in quanto il bene demaniale costituisce una risorsa naturale scarsa ed economicamente sfruttabile per attività imprenditoriali, che deve essere messa a disposizione di tutti gli operatori interessati in condizioni di parità. Il mancato ricorso a procedure di selezione aperta, pubblica e trasparente tra gli operatori economici interessati determina un ostacolo all'ingresso di nuovi soggetti nel mercato, in violazione dei principi di derivazione comunitaria in materia di tutela della concorrenza. Pertanto, l'amministrazione competente, anche in esecuzione di un precedente giudicato di annullamento di un provvedimento di diniego di concessione, deve avviare una nuova procedura di gara, applicando la normativa vigente al momento del riavvio dell'azione amministrativa, senza poter riconoscere alcun diritto al rinnovo automatico o all'affidamento diretto in favore del precedente concessionario.