Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 10 del 2019

ECLI:IT:TARPE:2019:10SENT

Massima

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La controversia relativa all'ordine di sgombero di un immobile di proprietà comunale facente parte del patrimonio disponibile dell'ente territoriale appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, in quanto il rapporto giuridico tra la Pubblica Amministrazione e il privato è di natura paritetica e contrattuale, configurandosi in capo al privato un diritto soggettivo e assoluto sul bene tale da non tollerare ingerenze da parte dell'Amministrazione. Pertanto, l'ordinanza di sgombero emessa dalla Pubblica Amministrazione per un bene del patrimonio disponibile non costituisce esercizio di poteri pubblicistici e non è idonea a radicare la giurisdizione del giudice amministrativo, essendo la controversia devoluta alla competenza del giudice ordinario, innanzi al quale la causa potrà essere riproposta entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della decisione di inammissibilità per difetto di giurisdizione. La Pubblica Amministrazione può esercitare i poteri amministrativi di autotutela ai sensi dell'art. 823 c.c. solo per tutelare i beni del demanio pubblico o del patrimonio indisponibile, in quanto il vincolo di destinazione che caratterizza tali beni trova la propria ragion d'essere nella volontà del legislatore di preservare l'interesse della collettività. Diversamente, per i beni del patrimonio disponibile, il rapporto giuridico tra Pubblica Amministrazione e privato è di natura paritetica e contrattuale, in cui il privato assume un diritto soggettivo e assoluto sul bene tale da non tollerare ingerenze da parte dell'Amministrazione. Di conseguenza, l'ordinanza di sgombero emessa dalla Pubblica Amministrazione per un bene del patrimonio disponibile non costituisce esercizio di poteri pubblicistici e non è idonea a radicare la giurisdizione del giudice amministrativo, essendo la controversia devoluta alla competenza del giudice ordinario.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/01/2019

N. 00010/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00409/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 409 del 2018, proposto da
Martina Di Domizio, Carmela Silvana Di Domizio, e Nunzio Di Domizio, rappresentati e difesi dall'avv. Federico Pace, con domicilio eletto in forma digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonché in forma fisica presso il suo studio in Pescara, corso Umberto I, n. 65;

contro

Comune di Pescara, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Marco De Flaviis, con domicilio eletto in forma digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonché in forma fisica in Pescara, piazza Italia 1;

per l'annullamento

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