Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2338 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:2338SENT

Massima

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Gli atti amministrativi generali, recanti prescrizioni di natura normativa, non sono di per sé immediatamente lesivi di posizioni giuridiche soggettive di singoli, e pertanto la loro impugnazione può avvenire soltanto unitamente a quella del provvedimento che ne costituisce la concreta applicazione. Ciò comporta che gli atti amministrativi generali, quali i regolamenti comunali, non sono autonomamente impugnabili, ma possono essere contestati solo insieme agli atti applicativi che determinano in concreto la pretesa patrimoniale nei confronti del singolo destinatario. L'interesse a ricorrere sorge, dunque, soltanto al momento dell'adozione del provvedimento che fa applicazione delle disposizioni regolamentari, attivando l'iter procedimentale diretto alla puntuale determinazione della pretesa patrimoniale.

Sentenza completa

N. 02048/2013
REG.RIC.

N. 02338/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02048/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro 2048 del 2013 proposto da
Enel Rete Gas S.p.a., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dei primi tre in Milano, ((omissis)), 2;

contro

Comune di Lurate Caccivio, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Milano, Via Hoepli, 3;

Per l’annullamento

della delibera del Consiglio Comunale n. 10 del 15.5.2013 con cui è stato approvato il “Regolamento comunale per l’applicazione del canone patrimoniale non …

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