Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32757 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32757PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale, può disporre la confisca di beni quando, sulla base di una motivazione adeguata e logica, accerti che il soggetto sottoposto alla misura di prevenzione non abbia la capacità economica sufficiente per giustificare l'acquisto di tali beni, in assenza di prova della loro legittima provenienza, anche in presenza di compensazioni o crediti vantati dal medesimo soggetto, qualora non ne sia stata dimostrata la ragione legittima. Ciò in quanto, in sede di ricorso per cassazione avverso le misure di prevenzione, non sono sindacabili i vizi di motivazione, salvo che non si versi in ipotesi di totale carenza o mera apparenza della stessa, integranti una specifica violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nata il (OMISSIS);
avverso il decreto del 04/11/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;
lette le conclusioni del PG Dott.ssa FILIPPI PAOLA, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
CONSIDERATO IN FATTO
La Corte di Appello di Palermo, con decreto del 4 novembre 2015, in parziale riforma del decreto del Tribunale di Agrigento del 14 gennaio/7 ottobre 2013,…

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