Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16920 del 23 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16920PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la congruenza dell'iter argomentativo seguito dal giudice di merito nell'accertare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza poter riesaminare il merito della ricostruzione fattuale. Pertanto, il provvedimento cautelare è legittimo quando la motivazione, pur senza necessariamente proporre la migliore ricostruzione possibile, sia comunque compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, dando conto in modo esauriente delle ragioni poste a fondamento della decisione. Inoltre, anche in relazione ai delitti di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, il giudice può applicare misure cautelari diverse dalla custodia in carcere, ove risulti impossibile che l'indagato possa continuare a fornire il proprio contributo alla compagine associativa, con la conseguenza che, ove ciò non risulti, persiste la presunzione di pericolosità. Tuttavia, l'obbligo di motivazione diviene più intenso ove la difesa rappresenti elementi idonei, nella sua ottica, a dimostrare l'insussistenza di esigenze cautelari o la possibilità di soddisfarle con misure di minore afflittività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 359/2014 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 04/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo: inammissibilita';

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Salerno, in data 4-6-2014, che ha confermato l&#x…

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