Consiglio di Stato sentenza n. 2999 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2999SENT

Massima

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La pubblica amministrazione può revocare in autotutela, ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, un bando di concorso pubblico anche dopo la formazione della graduatoria provvisoria, purché non sia ancora intervenuta la nomina dei vincitori, qualora sopravvengano nuovi e diversi motivi di pubblico interesse che rendano inopportuna la prosecuzione della procedura concorsuale, come il mutamento del fabbisogno di personale e l'esigenza di selezionare candidati con competenze più aggiornate rispetto alle nuove normative e alle nuove funzioni attribuite agli enti locali. La revoca è legittima anche in presenza di un procedimento penale che abbia comportato il sequestro degli atti concorsuali, qualora l'amministrazione non sia in grado di concludere tempestivamente la procedura di concorso in ragione dell'incertezza sui tempi di definizione del procedimento penale. L'amministrazione, nel provvedimento di revoca, deve adeguatamente motivare le ragioni di pubblico interesse sopravvenute che giustificano l'esercizio del potere di autotutela, senza essere tenuta a confutare analiticamente tutte le deduzioni difensive dei candidati, essendo sufficiente che dalla motivazione emergano le ragioni per le quali non ha inteso adeguare la propria azione alle osservazioni partecipative. Fino all'adozione del provvedimento di nomina dei vincitori, i candidati vantano una mera aspettativa alla conclusione del procedimento concorsuale, sicché l'amministrazione conserva ampia discrezionalità nel valutare la permanenza dell'interesse pubblico al completamento della procedura.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/04/2024

N. 02999/2024REG.PROV.COLL.

N. 01966/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1966 del 2022, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Valadier n. 13;

contro

Comune di Benevento, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via dei Gracchi 91 c/o Avv. Canale;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (S…

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