Cassazione penale Sez. II sentenza n. 573 del 9 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:573PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza illecita, in assenza di una plausibile spiegazione circa la loro origine, integra il reato di ricettazione, essendo sufficiente, ai fini dell'accertamento dell'elemento soggettivo, la consapevolezza della provenienza delittuosa desumibile da qualsiasi elemento, anche indiretto, e da qualunque indizio giuridicamente apprezzabile, ivi compresi il comportamento dell'imputato o l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta. L'accertamento di responsabilità operato dai giudici di merito, fondato su una congrua e logica motivazione, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguato supporto probatorio. Il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre le medesime argomentazioni già esaminate e disattese dai giudici di appello, senza fornire una critica puntuale della decisione impugnata, è inammissibile per difetto di specificità dei motivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/01/2004 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MELIADO' GIUSEPPE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 30.1.2004 la Corte di appello di M…

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