Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, da uso industriale a uso scolastico, comporta una variazione dei carichi urbanistici che non può essere realizzata mediante una semplice denuncia di inizio attività (DIA), ma richiede il previo rilascio di un permesso di costruire. Ciò in quanto il cambio di destinazione d'uso tra categorie funzionali tra loro non compatibili, come nel caso di specie, determina la necessità di adeguare gli standard urbanistici previsti dalla normativa vigente. L'Amministrazione, pertanto, è legittimata ad annullare in autotutela la DIA presentata per il mutamento di destinazione d'uso, qualora accerti che l'intervento avrebbe dovuto essere realizzato previa acquisizione di un permesso di costruire. Il termine di 8 anni per l'esercizio del potere di autotutela decisoria, nel caso di annullamento di provvedimenti autorizzativi come i permessi di costruire, deve ritenersi ragionevole in quanto rientrante nel termine decennale assegnato in generale all'Amministrazione regionale per disporre l'annullamento dei titoli edilizi comunali contrastanti con la normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della loro adozione. Inoltre, la carenza della specifica destinazione urbanistica del fabbricato, derivante dal corretto annullamento della DIA, è ostativa allo svolgimento dell'attività scolastica, in quanto estranea alla destinazione d'uso consentita per l'immobile.