Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32168 del 20 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32168PEN

Massima

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Il giudice del dibattimento non può, in presenza di una ritenuta diversità del fatto rispetto a quello addebitato all'imputato, disporre sia la trasmissione degli atti al Pubblico Ministero per le determinazioni di competenza, ai sensi dell'art. 521, comma 2, c.p.p., sia l'assoluzione dell'imputato dal fatto contestato, in quanto tale provvedimento si configurerebbe come abnorme per la intrinseca contraddizione delle due disposizioni e gli effetti preclusivi che ne conseguirebbero. Infatti, il successivo giudizio incorrerebbe nella preclusione del giudicato. In tale ipotesi, il giudice deve limitarsi a disporre la trasmissione degli atti al Pubblico Ministero, lasciando così all'organo dell'accusa ogni impregiudicata determinazione in ordine al fatto di reato commesso. Tale provvedimento di trasmissione degli atti, ai sensi dell'art. 521, comma 2, c.p.p., è inoppugnabile. Il giudice non può, quindi, pronunciare una sentenza assolutoria, in quanto ciò determinerebbe una contraddizione insanabile con l'ordinanza di trasmissione degli atti al Pubblico Ministero per la diversità del fatto rispetto a quello contestato. La sentenza che dispone sia l'assoluzione dell'imputato sia la trasmissione degli atti al Pubblico Ministero per la diversità del fatto contestato si configura, pertanto, come un provvedimento abnorme, in quanto le due statuizioni sono tra loro incompatibili e producono effetti preclusivi. In presenza di una ritenuta diversità del fatto rispetto a quello addebitato all'imputato, il giudice deve limitarsi a disporre la trasmissione degli atti al Pubblico Ministero per le determinazioni di competenza, ai sensi dell'art. 521, comma 2, c.p.p., senza pronunciare alcuna sentenza assolutoria, in quanto ciò determinerebbe una contraddizione insanabile con l'ordinanza di trasmissione degli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - rel. Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma;

avverso la sentenza del Tribunale di Roma in data 15.7.2009, nei confronti di:

Ta. Ma. Ch. , n. in (OMESSO) il (OMESSO).

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa DE SANDRO ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza im…

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