Il vincolo paesaggistico imposto anteriormente alla realizzazione di opere edilizie abusive comporta il divieto di sanatoria di tali opere, anche se si tratta di interventi di ristrutturazione con demolizione e ricostruzione, in quanto l'aumento volumetrico è vietato in zone sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta. La legge regionale n. 10/2004 esclude inoltre dalla sanatoria le opere abusive realizzate in comuni a rischio vulcanico, come il Comune di Pompei, che abbiano destinazione residenziale e determinino un incremento del carico urbanistico, salvo gli adeguamenti igienico-sanitari e funzionali. Pertanto, il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'opera abusiva, realizzata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e con incremento volumetrico, non rientra nelle tipologie di illecito minore ammesse a sanatoria dalla normativa nazionale e regionale.