Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28703 del 6 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28703PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) è configurabile quando la condotta dell'agente, attraverso reiterate minacce o molestie, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, ovvero un fondato timore per la propria incolumità o per quella di un prossimo congiunto, determinando altresì una modificazione delle sue abitudini di vita. La valutazione di tali elementi non può prescindere da un'attenta analisi dei comportamenti e delle reazioni della persona offesa, desumibili dal confronto tra la situazione pregressa e quella successiva alle condotte persecutorie, senza che sia necessario il ricorso a competenze scientifiche specifiche. Infatti, il giudice è tenuto a ricostruire e circoscrivere l'area di tipicità della fattispecie penale sulla base dei consueti criteri ermeneutici, in particolare alla luce del principio di offensività, al fine di escludere la rilevanza di mere ansie di scarso momento o di timori immaginari o fantasiosi della vittima. La norma incriminatrice, pertanto, non presenta vizi di indeterminatezza, in quanto consente al giudice di accertare con ragionevole certezza il verificarsi dei fenomeni in essa descritti, in conformità ai principi costituzionali di materialità e determinatezza del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 900/2013 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 15/04/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 15/04/2014 la Corte d'appello di Cagliari, ritenuta…

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