La classificazione formale di una strada come pubblica o privata non è determinante ai fini dell'accertamento della responsabilità per danni derivanti da un sinistro stradale. Ciò che rileva è l'effettiva condizione di accessibilità e fruibilità pubblica del bene, a prescindere dalla titolarità formale. Pertanto, l'ente pubblico territorialmente competente, anche se non proprietario formale della strada, può essere chiamato a rispondere dei danni derivanti da un sinistro stradale in base all'art. 2051 c.c., qualora risulti avere comunque un obbligo di custodia e manutenzione della stessa in ragione della sua destinazione all'uso pubblico. La responsabilità dell'ente pubblico sussiste indipendentemente dalla formale classificazione della strada, essendo sufficiente che questa risulti di fatto accessibile e fruibile dalla collettività, in modo tale da ingenerare nell'utenza l'affidamento sulla sua sicurezza. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la legittimazione passiva dell'ente pubblico, deve accertare la concreta condizione di accessibilità e fruibilità pubblica della strada, prescindendo dalla sua classificazione formale, al fine di verificare l'esistenza di un obbligo di custodia e manutenzione in capo all'ente, la cui violazione possa aver causato il danno.