Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1226 del 13 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1226PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura anche in capo a colui che, pur non essendo formalmente affiliato, rivesta un ruolo di rilievo all'interno del sodalizio criminale, avvalendosi del metodo mafioso per imporre la propria autorità e influenza sugli altri associati e sul territorio di riferimento. Pertanto, il soggetto che, pur senza aver subito il rito di affiliazione, sia inserito nella cerchia familiare e di fiducia dei vertici della consorteria mafiosa, ne conosca approfonditamente l'organigramma e le attività illecite, svolga funzioni di collegamento e rappresentanza con altri gruppi criminali, partecipi alle decisioni strategiche e all'organizzazione delle attività delittuose, può essere ritenuto responsabile del delitto di cui all'art. 416-bis c.p. in virtù del suo concreto apporto alla vita e al rafforzamento dell'associazione, indipendentemente dalla formale appartenenza. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se dotate di attendibilità intrinseca e estrinseca, possono costituire valido elemento probatorio per l'accertamento di tale ruolo, anche in assenza di riscontri diretti, purché siano coerenti, circostanziate e convergenti con altri elementi di prova, come le risultanze di attività investigative volte a rilevare i contatti e gli incontri tra gli esponenti della consorteria, caratterizzati da modalità e cautele tipiche dell'agire mafioso. La valutazione della credibilità del collaboratore deve tenere conto della sua personalità, delle ragioni che lo hanno indotto a collaborare, della coerenza e precisione del suo racconto, nonché della possibilità di riscontri esterni, senza che possano assumere rilievo censurabile eventuali imprecisioni o modifiche di dettagli non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/05/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CASELLA GIUSEPPINA;
Il PG conclude per il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore:
L'Avv. (OMISSIS), difensore della parte civile costituita l' (OMISSIS) (gia' denominata l' (…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.