Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21214 del 20 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21214PEN

Massima

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Il termine per l'impugnazione di una sentenza penale pronunciata in contumacia decorre dalla notifica dell'estratto contumaciale all'imputato, non potendo essere dichiarata l'inammissibilità dell'appello per tardività in assenza di tale notifica, la quale costituisce condizione essenziale per il decorso del termine. Il principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione nella presente sentenza è che, in caso di imputato processato in contumacia, il termine per l'impugnazione della sentenza penale decorre esclusivamente dalla notifica dell'estratto contumaciale all'imputato stesso, ai sensi dell'art. 585, comma 2, lett. d), c.p.p. Pertanto, in assenza di tale notifica, non può essere dichiarata l'inammissibilità dell'appello per tardività, in quanto il termine non ha mai iniziato a decorrere. La Corte sottolinea che la notifica dell'estratto contumaciale costituisce una condizione essenziale per l'avvio del termine di impugnazione, a tutela del diritto di difesa dell'imputato contumace. Senza tale adempimento, non può ritenersi scaduto il termine per proporre appello, essendo preclusa all'imputato la possibilità di esercitare il proprio diritto di impugnazione. Il principio affermato dalla Corte mira a garantire il rispetto del diritto di difesa e del giusto processo, evitando che l'imputato contumace possa essere privato della possibilità di impugnare la sentenza a causa del mancato compimento di un adempimento formale di cui egli non è responsabile. La massima esprime quindi una regola di carattere generale, applicabile a tutti i casi analoghi in cui l'imputato sia stato processato in contumacia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI. N. IL (OMESSO);

2) SE. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/10/2007 TRIBUNALE di LODI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. MURA Antonio, che ha chiesto l'annullamento della ordinanza impugnata.

FATTO E DIRITTO

Propongono ricorso per cassazione Se. Gi. Pi. e Ma. Gi. avverso l&…

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