Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 824 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:824SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare il provvedimento di rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione, nel procedimento di rinnovo del permesso di soggiorno, è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento finale, tenendo conto delle osservazioni e delle precisazioni fornite dall'interessato in sede di contraddittorio, ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990. In particolare, l'Amministrazione non può fondare il provvedimento di diniego su accertamenti effettuati in data antecedente rispetto alla presentazione della domanda di rinnovo, senza adeguatamente controdedurre alle osservazioni dell'interessato in merito a tale incongruenza temporale. Il mancato rispetto del giusto procedimento e del contraddittorio, nonché l'insufficiente motivazione del provvedimento, comportano l'annullamento dello stesso per violazione di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/01/2020

N. 00824/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05095/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5095 del 2017, proposto dal sig. Belayet Miah, rappresentato e difeso dall'avvocato Giorgio Mori, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Achille Loria 7;

contro

Ministero dell'Interno, Questura Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento emesso dalla Questura di Roma in data 19 Gennaio 2017, avente ad oggetto il Decreto di rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, notif…

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