Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9150 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9150SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La stazione appaltante può revocare l'aggiudicazione di un appalto pubblico ai sensi dell'art. 80, comma 5, lett. c) del d.lgs. n. 50/2016 e dell'art. 21-quinquies della l. n. 241/1990, qualora dimostri che l'operatore economico aggiudicatario si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità, anche in assenza delle specifiche fattispecie tipizzate dalla norma, purché la valutazione sia adeguatamente motivata e supportata da elementi di fatto comprovanti la situazione di crisi finanziaria o di grave inadempimento contrattuale dell'aggiudicatario, che possano pregiudicare la corretta esecuzione del contratto. L'elenco delle ipotesi di gravi illeciti professionali contenuto nell'art. 80, comma 5, lett. c) ha carattere meramente esemplificativo e non tassativo, consentendo alla stazione appaltante di valutare discrezionalmente altre situazioni ritenute idonee a mettere in dubbio l'affidabilità dell'operatore economico, fermo restando un onere probatorio più rigoroso a suo carico. Pertanto, la revoca dell'aggiudicazione è legittima qualora l'amministrazione dimostri, sulla base di elementi di fatto concreti e specifici, che l'aggiudicatario versa in una situazione di crisi finanziaria o di grave inadempimento contrattuale, tale da rendere dubbia la sua capacità di eseguire correttamente il contratto, anche in assenza delle fattispecie tipizzate dalla norma, purché la valutazione sia adeguatamente motivata.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/08/2020

N. 09150/2020 REG.PROV.COLL.

N. 14128/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14128 del 2019, proposto da
Manital Società Consortile per i Servizi Integrati per Azioni Consorzio Stabile, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv.to ((omissis)) in Roma, Foro Traiano 1/A;

contro

Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro - Inail, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.