Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33496 del 14 settembre 2005

ECLI:IT:CASS:2005:33496PEN

Massima

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Il provvedimento del Questore che dispone il divieto di accesso agli stadi in occasione di competizioni sportive, pur incidendo sulla libertà personale del destinatario, non richiede necessariamente le medesime garanzie previste per altre misure pre-cautelari, essendo sufficiente che all'interessato sia assicurato un margine temporale adeguato per presentare memorie o deduzioni al giudice competente per la convalida. Pertanto, la convalida del provvedimento da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, intervenuta prima della scadenza del termine di 48 ore fissato per la presentazione di memorie o deduzioni, lede il diritto di difesa dell'interessato, comportando l'annullamento del provvedimento con rinvio al giudice per un nuovo esame, al fine di garantire l'effettivo esercizio del diritto di difesa, in conformità ai principi affermati dalla Corte Costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE III PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
Amedeo POSTIGLIONE - ((omissis)) VANGELISTA - ((omissis)) GENTILE - ((omissis)) FIALE - ((omissis)) FRANCO - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da Gi. Ca., n. a Pr. il (...)
avverso l'ordinanza di convalida, ex art. 6 della legge n. 401/1989, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Genova il 25.11.2004
Sentita la relazione fatta dal Consigliere dr. Aldo FIALE
Lette le richieste del P.M. che ha concluso per la declaratoria di inammissibilità del ricorso.
Letta la memoria difensiva depositata il 13.4.2005
FATTO E DIRITTO
In data 11.11.2004 il Questore di Genova -ai sensi dell'art. 6 della legge 13.12.1989, n. 401 e succ. modif.- disponeva, nei confronti di Gi. Ca., il divieto di accesso agli stadi in occasione dello svolgimento di partite di calcio con imposizione di particolari …

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