Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24207 del 23 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24207PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni di enti previdenziali e assistenziali si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, induce in errore l'ente erogatore al fine di ottenere indebitamente prestazioni assistenziali e previdenziali, realizzando un quid pluris rispetto alla mera alterazione di dati. La giurisprudenza è consolidata nel ritenere che tale condotta non rientri nell'ambito applicativo dell'art. 640-bis c.p., in quanto i conguagli e rimborsi per disoccupazione non possono essere assimilati al concetto di contributo, finanziamento o mutuo agevolato richiamato dalla suddetta norma, ma vanno ricondotti alla generica accezione di sovvenzione, concretizzandosi in un'attribuzione pecuniaria che trova il suo fondamento e la sua giustificazione nell'attuazione di un interesse pubblico. Pertanto, la sproporzione macroscopica tra il numero delle giornate denunciate e quelle occorrenti secondo i parametri presuntivi, l'inesistenza di contratti di affitto o la loro intestazione a soggetti diversi, nonché la falsità di timbri e firme, integrano gli artifici e raggiri idonei a configurare il reato di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640, comma 1, n. 2, c.p. La pena inflitta, anche sotto il profilo dell'aumento per la continuazione, risulta ampiamente giustificata dalla obiettiva gravità dei fatti, dalle dimensioni del fenomeno accertato, dalla consistenza del danno arrecato e dai precedenti penali del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 780/2004 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 13/01/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

udito il P.G. in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito, l'avv. ((omissis…

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