Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11100 del 15 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:11100PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La partecipazione consapevole e volontaria ad un'associazione di tipo mafioso, finalizzata all'acquisizione del controllo di attività economiche illecite e al traffico di sostanze stupefacenti, può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, quali le conversazioni intercettate tra l'indagato e il capo dell'associazione, dalle quali emerga la disponibilità dell'indagato a seguire le direttive del capo clan e a partecipare ad azioni di ritorsione nei confronti di clan rivali, a difesa del territorio di operatività del sodalizio criminale. Tali elementi, unitamente al coinvolgimento dell'indagato nella gestione della "piazza di spaccio" del clan, integrano gravi indizi di colpevolezza sia per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, sia per quello di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche in assenza di una perfetta coincidenza soggettiva tra le due strutture criminali. La descrizione sommaria del fatto contestato al capo 4 della rubrica, relativo al reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, può ritenersi sufficientemente motivata nell'ordinanza applicativa della misura cautelare, ove gli elementi essenziali siano desumibili dal contesto motivazionale della stessa o dalla richiesta del Pubblico Ministero, cui sia stato fatto espresso riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo- Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Qu.Ma. nato a N il (omissis) avverso l'ordinanza del 03/08/2023 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ALDO CENICCOLA, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;
udite le conclusioni dell'avv. Mo.St., per il ricorrente, che ha chiesto di accogliere il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3 agosto 2023, il Tribunale di Napoli - Sezione Riesame -, nel rigettare il ricors…

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