Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38844 del 27 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38844PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve effettuare un'analisi rigorosa e puntuale degli elementi probatori emersi nel corso delle indagini, senza limitarsi a considerazioni generiche o ipotesi alternative non suffragate dai dati fattuali. In particolare, il giudice è tenuto a motivare in modo esauriente circa la valenza indiziaria delle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché in merito alla attualità e proporzionalità delle esigenze cautelari, con specifico riferimento alla gravità dei fatti contestati, alla pericolosità sociale dell'indagato e all'adeguatezza della misura cautelare disposta. Il mancato esame di dichiarazioni o elementi di prova favorevoli all'indagato non determina necessariamente un vizio della motivazione, qualora gli stessi non risultino decisivi ai fini dell'esclusione della responsabilità o dell'insussistenza delle esigenze cautelari. In tali ipotesi, il giudice può legittimamente limitarsi a motivare in modo esaustivo sulla base degli elementi probatori ritenuti rilevanti, senza dover confutare analiticamente ogni argomento difensivo. La valutazione complessiva degli indizi e delle esigenze cautelari deve essere ancorata ai fatti concreti emersi dalle indagini, senza che il giudice possa fondarsi su meri sospetti o ipotesi alternative non sorrette da adeguati riscontri probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Gl. Fr. , nato ad (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 06/04/2011 del Tribunale di Milano;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La difesa di Gl.Fr. propone ricorso avverso l'ordinanza del Trib…

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