Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18693 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18693PEN

Massima

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Il reato di violenza privata di cui all'art. 610 c.p. si configura quando la condotta dell'agente, anche se di breve durata, limita coattivamente la libertà di determinazione della vittima, costringendola a tenere un comportamento che spontaneamente non avrebbe assunto. A tal fine, le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili, possono costituire prova sufficiente dell'accertamento della responsabilità penale, senza necessità di ulteriori riscontri, purché il giudice dia adeguata motivazione in ordine alla valutazione della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto. La durata e l'intensità del dolo, pur potendo incidere sulla commisurazione della pena, non escludono la configurabilità del reato, essendo il reato di violenza privata un reato istantaneo che si consuma nel momento in cui si realizza la limitazione coattiva della libertà di determinazione della vittima. Pertanto, il giudice di merito, nel motivare la decisione, non è tenuto a un onere argomentativo particolarmente ampio quando la pena irrogata risulti nettamente inferiore alla media edittale, essendo sufficiente il richiamo al criterio di adeguatezza della pena, implicito nel quale sono gli elementi di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 01/10/2019 della Corte di appello di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MARIA TERESA BELMONTE;
letta la requisitoria scritta del 19/01/2021 del Procuratore Generale della Corte di cassazione, Dott. Perla LORI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Letta la memoria scritt…

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