Consiglio di Stato sentenza n. 2949 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:2949SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il vincolo di inedificabilità nelle fasce di rispetto autostradale, sia di 60 metri previsto dal D.M. 1° aprile 1968, n. 1404, sia di 25 metri ai sensi dell'art. 9 della Legge n. 729/1961 per le opere realizzate all'interno dei centri abitati, ha carattere assoluto e non ammette prova contraria, in quanto funzionale al perseguimento di interessi e utilità pubbliche, quali la libera utilizzabilità dell'autostrada da parte del concessionario per l'esecuzione di lavori, l'impianto di cantieri, il deposito di materiali e la realizzazione di opere accessorie. Pertanto, ai fini del condono edilizio, sono irrilevanti le caratteristiche dell'opera abusiva realizzata all'interno di tali fasce di rispetto, dovendosi procedere in ogni caso alla sua demolizione, salvo che non sia stata attivata e accolta una specifica procedura di deroga prevista dalla legge. Il parere negativo espresso dal concessionario autostradale, in qualità di soggetto titolare dell'interesse pubblico alla libera utilizzabilità dell'infrastruttura, costituisce un mero apporto istruttorio circa l'esatta collocazione delle opere rispetto al ciglio autostradale, senza che il concessionario medesimo debba effettuare alcuna valutazione circa la derogabilità o meno della distanza, essendo tale valutazione rimessa esclusivamente all'Amministrazione competente al rilascio della sanatoria. Inoltre, la delibera comunale successiva al diniego di condono, che riconosce l'area in questione come rientrante nel perimetro del centro abitato, è irrilevante ai fini della valutazione della legittimità del diniego, in quanto atto avente natura costitutiva e non meramente dichiarativa, e comunque adottato in data successiva agli atti impugnati.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/05/2020

N. 02949/2020REG.PROV.COLL.

N. 04726/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4726 del 2010, proposto dai signori ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis))é e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, viale M. Pilsudski, 118,

contro

il Comune di Seravezza, non costituito in giudizio,

per la riforma

della sentenza del T.A.R. della Toscana, sezione III n. 1664/2009, resa tra le parti, concernente un diniego di condono edilizio.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore, nell’udienza pubblica del giorno 5 maggio 2020, il Cons. ((omissis))ò…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.