Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che quando l'amministrazione competente è chiamata a valutare istanze concorrenti per l'istituzione di nuove autolinee o per la modifica di linee esistenti, essa è tenuta a compiere una effettiva comparazione delle diverse proposte, nel rispetto del principio del contraddittorio e senza poter adottare soluzioni che, sotto l'apparenza di una mera modifica, configurino in realtà l'istituzione di una nuova autolinea. Ciò in quanto l'orientamento ministeriale che privilegia le modifiche di linee preesistenti rispetto all'istituzione di nuove autolinee costituisce un principio vincolante per l'amministrazione, che non può essere eluso attraverso provvedimenti che, pur formalmente presentati come prolungamenti di linee esistenti, in realtà realizzino di fatto nuovi collegamenti. Pertanto, l'amministrazione, nel dare esecuzione a un precedente giudicato che aveva censurato l'omessa comparazione di istanze concorrenti, non può adottare una soluzione che, pur presentandosi come modifica di una linea preesistente, in realtà configuri l'istituzione di una nuova autolinea, senza previamente sottoporre tale nuova proposta a una autonoma istruttoria e alla conferenza nazionale prevista dalla normativa di settore.