Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47277 del 17 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:47277PEN

Massima

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Il dolo alternativo è configurabile quando l'agente, pur non avendo il fine specifico di uccidere, accetta indifferentemente l'eventualità che dalla sua condotta possa derivare la morte della vittima. Tale dolo può essere desunto da elementi oggettivi, quali l'arma utilizzata (coltello con lama lunga e dotato di elevata potenzialità lesiva), le parti del corpo colpite (zona ascellare, in prossimità di organi vitali), la reiterazione dei colpi e la forza impiegata, nonché dalle conseguenze prodotte (ferita con consistente perdita ematica che ha concretamente messo in pericolo la vita della persona offesa). In tali casi, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente il dolo alternativo di omicidio, senza che ciò comporti vizi di motivazione, purché la valutazione degli elementi sintomatici del dolo sia adeguatamente argomentata e conforme ai principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità. Inoltre, la liquidazione del danno non patrimoniale (pecunia doloris) deve tenere conto di tutte le circostanze di fatto rilevanti, ivi compreso il comportamento provocatorio della vittima, senza che ciò determini una duplicazione della voce di danno, essendo sufficiente che il giudice dia conto del percorso logico seguito per pervenire alla determinazione equitativa dell'importo risarcitorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/04/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARCO VANNUCCI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. GALLI MASSIMO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
Sono presenti: l'avvocato (OMISSIS), del foro di ALBA, in difesa della parte civile ((omissis)) che conclude come da conclusioni scritte che …

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