Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2179 del 19 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2179PEN

Massima

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Il datore di lavoro, in quanto titolare di una posizione di garanzia in ordine all'incolumità fisica dei lavoratori, ha il dovere di accertarsi del rispetto dei presidi antinfortunistici, vigilando sulla sussistenza e persistenza delle condizioni di sicurezza ed esigendo dagli stessi lavoratori l'osservanza delle regole di cautela. La sua responsabilità può essere esclusa solo in caso di comportamento del lavoratore avente i caratteri dell'eccezionalità, dell'abnormità e dell'esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo e alle precise direttive organizzative ricevute, connotandosi come del tutto imprevedibile o inopinabile. Pertanto, la condotta colposa del lavoratore infortunato non può assurgere a causa sopravvenuta, da sola sufficiente a produrre l'evento, quando sia comunque riconducibile all'area di rischio propria della lavorazione svolta. Inoltre, l'individualizzazione della responsabilità penale del datore di lavoro impone di verificare non solo la violazione della regola cautelare e il nesso causale, ma anche la prevedibilità ed evitabilità dell'evento dannoso, secondo il principio della "concretizzazione" del rischio. In particolare, il datore di lavoro è responsabile qualora l'evento realizzato rappresenti la concretizzazione del rischio che la regola cautelare violata mirava a prevenire e tale evento fosse prevedibile da parte dell'imputato. La mancata adozione delle misure di sicurezza previste, come la rimozione anticipata delle linee vita prima del completamento dei lavori in quota, integra una condotta colposa del datore di lavoro, la cui responsabilità non può essere esclusa dalla condotta imprudente o negligente del lavoratore, dovendo il datore di lavoro prevedere ed evitare prassi di lavoro non corrette e foriere di pericoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/06/2020 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCO MARIA CIAMPI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CARDIA DELIA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di Firenze in sostituzione dell'avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS). I…

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