Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di falso, truffa e corruzione, ai danni di enti pubblici, è configurabile quando vi sia un accordo permanente tra più persone per la realizzazione di una pluralità di condotte delittuose, caratterizzate da una struttura organizzativa formalizzata e da ruoli definiti tra i partecipi, anche in posizione qualificata di intermediazione e sollecitazione nei confronti di pubblici ufficiali. In tali casi, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, quali il pericolo di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato, in relazione al metodo operativo e alle capacità dell'indagato, legittima l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in considerazione della gravità dei fatti e dell'assenza di una prognosi positiva circa il rischio di commissione di ulteriori reati.