Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 25413 del 7 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25413PEN

Massima

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Il provvedimento di rigetto della richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere è impugnabile esclusivamente mediante appello cautelare dinanzi al competente giudice del riesame, non essendo ammesso il ricorso per cassazione per saltum ai sensi dell'art. 311 c.p.p., il quale consente tale rimedio straordinario soltanto avverso le ordinanze che dispongono una misura coercitiva, e non anche nei confronti di provvedimenti relativi alla modifica o revoca di una misura già adottata, che rientrano nella fase successiva all'adozione della restrizione della libertà personale. Il giudice di legittimità, pertanto, non può conoscere direttamente delle censure relative alla congruità della motivazione del provvedimento impugnato, le quali devono essere esaminate nella sede propria dell'appello cautelare, essendo precluso il ricorso per cassazione per saltum avverso tali provvedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/04/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EMILIA ANNA GIORDANO.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il difensore di (OMISSIS) propone ricorso per l'annullamento dell'ordinanza del 2 maggio 2019 della Corte di appello di Roma che, quale giudice che procede, ha rigettato la richiesta di sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere a favore del predetto (OMIS…

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