Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41700 del 16 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41700PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreti elementi di pericolosità sociale dell'indagato, desumibili dalla pluralità e dalla gravità delle condotte criminose a lui attribuite, in particolare dall'uso di armi da fuoco, legittima l'applicazione di una misura cautelare personale restrittiva della libertà, quale la custodia in carcere, e preclude la possibilità di concedere, in caso di condanna, il beneficio della sospensione condizionale della pena. Ciò in quanto la valutazione della pericolosità sociale dell'indagato, effettuata ai sensi dell'art. 133 c.p., costituisce un presupposto positivo per l'applicazione della misura cautelare e un ostacolo alla concessione della sospensione condizionale, essendo questa preclusa dalla necessità di contrastare la pericolosità sociale dell'imputato, accertata dal giudice. Il giudice, pertanto, non può disporre una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari, qualora ritenga sussistente la pericolosità sociale dell'indagato, né può formulare una prognosi favorevole circa il suo comportamento futuro, tale da consentire la sospensione condizionale della pena. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo adeguato delle ragioni per le quali le esigenze cautelari non possono essere soddisfatte con misure meno afflittive della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CASA Filippo re - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) RINUNCIANTE N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 326/2015 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 03/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;
sentite le conclusioni del PG Dott. Vito D'Ambrosio, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3.2.2015, il Tribunale del riesame di Roma annullava il provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Latina il 27.1.2015 nei…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.