Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46065 del 15 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46065PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. è configurabile anche in assenza della commissione dei reati-fine, essendo sufficiente la prova dell'esistenza di un gruppo stabilmente organizzato per la realizzazione di un numero indeterminato di delitti contro il patrimonio, come rapine a furgoni portavalori e/o caveau di società di vigilanza, furti, riciclaggio e ricettazione di autoveicoli, detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo. La partecipazione all'associazione può essere desunta da plurime conversazioni intercettate che dimostrino in modo inequivoco l'inserimento dell'imputato nel sodalizio criminoso, senza che sia necessaria la prova della commissione dei singoli reati-fine, la cui assoluzione non comporta alcuna contraddittorietà della motivazione sulla sussistenza dell'associazione. L'applicazione della recidiva reiterata specifica, ai sensi degli artt. 99 e 133 c.p., è legittima quando il nuovo reato associativo risulti espressivo di una maggiore pericolosità sociale dell'imputato, in relazione a precedenti condanne per reati contro il patrimonio, anche se non prossimi nel tempo, senza la necessità di una previa dichiarazione di recidiva semplice. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con il richiamo alla gravità del reato associativo, connotato da un notevolissimo grado di pericolo per l'ordine pubblico, e ai precedenti penali specifici dell'imputato, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2020 della Corte d'appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NICASTRO GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato Generale Dott. GAETA PIETRO, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
rilevato che nessuno e' presente in difesa dell'imputato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 11/12/20…

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