Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14196 del 8 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14196PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le espressioni offensive e lesive dell'onore e del decoro di una persona, anche se pronunciate in un contesto di conflittualità sociale e culturale, integrano il reato di ingiuria, a prescindere dal contesto di appartenenza dei soggetti coinvolti e dalla sussistenza di eventuali provocazioni. Il giudice, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, deve tenere conto della coerenza e logicità delle stesse, nonché dell'esistenza di riscontri oggettivi esterni, senza che assumano rilievo eventuali rapporti di amicizia o vicinato tra la persona offesa e i testimoni, in assenza di specifici elementi probatori. L'esclusione della rilevanza penale della condotta sulla base del criterio della "media convenzionale" in relazione alle personalità dell'offeso e dell'offensore non è ammissibile, in quanto le espressioni offensive devono essere valutate in sé, a prescindere dalle caratteristiche soggettive dei soggetti coinvolti, essendo sufficiente che le stesse siano idonee a ledere l'onore e il decoro di qualunque persona. Inoltre, l'esimente dello "stato d'ira" di cui all'art. 599 c.p. non può trovare applicazione qualora le presunte provocazioni non siano state adeguatamente provate nel giudizio di merito, e non sussista un nesso di causalità immediato e diretto tra l'episodio provocatorio e la reazione offensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13/2012 TRIBUNALE di GELA, del 04/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, dr Francesco Salzano, conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Per la parte civile e' pr…

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