Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16197 del 27 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16197PEN

Massima

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Il dolo generico, costituente l'elemento soggettivo dei reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, si configura quando l'agente, pur senza una specifica volontà di impedire la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari dell'impresa, agisce consapevole che il suo comportamento è idoneo a compromettere la fruibilità dei dati contabili da parte degli organi fallimentari e a cagionare un danno ai creditori. Pertanto, il dolo è integrato dalla semplice consapevolezza della possibilità di un pregiudizio alle ragioni creditorie, senza che sia necessaria l'intenzione di causarlo. Inoltre, la distrazione di beni sociali, costituente bancarotta patrimoniale, rappresenta un rilevante indice di fraudolenza della condotta di irregolare tenuta delle scritture contabili, in quanto la consapevolezza di rendere impossibile la ricostruzione patrimoniale e finanziaria della società fallita cela, sul piano pratico, lo scopo di danneggiare i creditori o di procurarsi un ingiusto vantaggio. Infine, il dolo nella bancarotta patrimoniale non è escluso né dalla finalità contingente perseguita dall'agente, né dalla possibilità di recupero del bene distratto, essendo sufficiente la consapevolezza della mera possibilità di danno potenzialmente derivante alle ragioni creditorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
Avverso la SENTENZA del 25/03/2021 della CORTE DI APPELLO DI BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BELMONTE ((omissis))A;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di cassazione, GIORDANO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte di appello di Bari ha parzialmente riformato la decisione del Tribunal…

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