La proroga dei titoli edilizi disposta dall'articolo 30, commi 3 e 4, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 ha carattere eccezionale e derogatorio rispetto al sistema, in quanto la durata limitata nel tempo dei titoli edificatori risponde a esigenze di certezza e di tutela dell'interesse pubblico e della stessa potestà pianificatoria dei comuni; pertanto, tale proroga è operativa una sola volta e non può essere reiterata. La proroga "ordinaria" dei termini dei lavori prevista dall'articolo 15 del d.P.R. n. 380 del 2001 non è applicabile alla denuncia di inizio attività, per la quale è possibile soltanto - eccezionalmente, e in virtù di una espressa previsione di legge - la proroga prevista dall'articolo 30 del decreto legge n. 69 del 2013. Inoltre, la proroga ordinaria è comunque subordinata alla sussistenza dei precisi presupposti stabiliti dai commi 2 e 2-bis del predetto articolo 15, il cui ricorrere deve essere allegato e dimostrato dalla parte richiedente. Infine, la mancata comunicazione del preavviso di provvedimento negativo ai sensi dell'articolo 10-bis della legge n. 241 del 1990 è irrilevante ai fini dell'annullamento dell'atto, qualora il contenuto del provvedimento non sia stato influenzato da tale violazione formale.