Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7966 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7966SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte entro il termine di legge, provvedendo all'adozione del provvedimento finale espresso. Qualora l'amministrazione rimanga inerte, il giudice amministrativo, accogliendo il ricorso avverso il silenzio rifiuto, può dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di provvedere e, in caso di ulteriore inerzia, nominare un commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva. La nomina del commissario ad acta è coerente con la ratio acceleratoria del rito, al fine di evitare all'interessato l'inutile aggravio di una ulteriore autonoma istanza giurisdizionale. L'onere del compenso del commissario ad acta è posto a carico dell'amministrazione soccombente.

Sentenza completa

N. 05617/2014
REG.RIC.

N. 07966/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05617/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5617 del 2014, proposto da:
Soc Centro Servizi Ambientali Srl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Emilia, 81;

contro

Regione Lazio, rappresentato e difeso per legge dall'Avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via ((omissis)), 27;
Comune di Castelforte n.c.;

per l'accertamento

dell’illegittimità del silenzio rifiuto formatosi sulla richiesta di adozione della tariffa definitiva quale corrispettivo per il conferimento dei rifiuti presso la societa' ricorrente presentata dalla ricorrente il 29/11…

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