Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 1750 del 2016

ECLI:IT:TARPA:2016:1750SENB

Massima

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Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di autotutela, può revocare in via di autotutela i provvedimenti amministrativi illegittimi, anche in pendenza di un giudizio, al fine di eliminare gli effetti pregiudizievoli derivanti da tali atti e ripristinare la legittimità dell'azione amministrativa. La revoca in autotutela di atti illegittimi, comportando la cessazione della materia del contendere, determina la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in considerazione del riconoscimento implicito dell'illegittimità sottostante il ritiro degli atti impugnati. Il potere di autotutela costituisce un rimedio eccezionale e straordinario di cui l'amministrazione può avvalersi per rimuovere i propri atti illegittimi, al fine di tutelare l'interesse pubblico e il buon andamento dell'azione amministrativa. Tale potere può essere esercitato anche in pendenza di un giudizio, al fine di eliminare gli effetti pregiudizievoli derivanti dagli atti impugnati e ripristinare la legittimità dell'azione amministrativa. La revoca in autotutela di atti illegittimi, comportando la cessazione della materia del contendere, determina la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in considerazione del riconoscimento implicito dell'illegittimità sottostante il ritiro degli atti impugnati. Ciò in quanto l'amministrazione, attraverso l'esercizio del potere di autotutela, ha riconosciuto l'illegittimità dei propri provvedimenti, eliminandone gli effetti pregiudizievoli e ripristinando la legittimità dell'azione amministrativa. Il potere di autotutela rappresenta uno strumento eccezionale e straordinario di cui l'amministrazione può avvalersi per rimuovere i propri atti illegittimi, al fine di tutelare l'interesse pubblico e il buon andamento dell'azione amministrativa. Tale potere può essere esercitato anche in pendenza di un giudizio, al fine di eliminare gli effetti pregiudizievoli derivanti dagli atti impugnati e ripristinare la legittimità dell'azione amministrativa. La revoca in autotutela di atti illegittimi, comportando la cessazione della materia del contendere, determina la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in considerazione del riconoscimento implicito dell'illegittimità sottostante il ritiro degli atti impugnati.

Sentenza completa

N. 01468/2016
REG.RIC.

N. 01750/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01468/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1468 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio in Palermo, via ((omissis)), n. 40, è elettivamente domiciliato;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso l’ufficio legale comunale in piazza Marina, n. 39;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

- della nota del Comune di Palermo - servizio cimiteri n. 826914 - dir. n. cron. 2016/548 del 23 m…

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