Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9771 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:9771SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i DPCM che hanno disposto l'obbligo della frequenza scolastica "in presenza" senza lasciare la possibilità di scegliere la didattica a distanza, ha affermato il seguente principio di diritto: La normativa emergenziale introdotta con il D.L. n. 44/2021 ha disciplinato in modo esaustivo e dettagliato le modalità di svolgimento dell'attività scolastica, prevedendo che su tutto il territorio nazionale sia assicurato lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l'infanzia, dell'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado, nonché, nelle zone gialle e arancioni, anche della seconda e terza media e di una quota compresa tra il 50% e il 75% delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. Tale regime, derogabile solo in situazioni di straordinaria necessità, non consente alle autorità regionali e locali di adottare provvedimenti che ne dispongano l'applicazione in modo difforme. Pertanto, il ricorso avverso i DPCM che hanno imposto l'obbligo della frequenza scolastica "in presenza" senza prevedere la facoltà di scelta tra didattica in presenza e didattica a distanza deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto la normativa emergenziale ha successivamente disciplinato in modo esaustivo la materia, senza lasciare spazio per deroghe o scelte alternative. Analogamente, deve essere dichiarata l'improcedibilità della domanda di accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato dalle amministrazioni sulle istanze volte a mantenere l'attività scolastica "a distanza", in quanto la nuova disciplina non consente più tale modalità di svolgimento delle lezioni, se non in casi eccezionali.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/09/2021

N. 09771/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00031/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 31 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Salute, Ministero dell'Istruzione, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

A) Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

a.) del DPCM 3 dicembre 2020 con specifico ri…

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