Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13005 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:13005SENT

Massima

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In presenza di una domanda di condono edilizio presentata prima dell'adozione di provvedimenti sanzionatori, l'amministrazione non può procedere all'emissione di ordini di demolizione, dovendo invece attendere la definizione del relativo procedimento di sanatoria. Ciò in quanto la definizione del procedimento di condono assume carattere pregiudiziale rispetto all'adozione di misure repressive, al fine di garantire coerenza ed economicità dell'azione amministrativa. Pertanto, l'ordine di demolizione adottato in pendenza di istanza di condono è illegittimo, dovendo l'amministrazione astenersi da ogni iniziativa sanzionatoria fino alla conclusione del procedimento di sanatoria, il cui esito, positivo o negativo, determinerà la legittimità o meno della costruzione e la conseguente adozione dei provvedimenti sanzionatori. Solo in caso di rigetto della domanda di condono, l'amministrazione potrà legittimamente emettere il provvedimento di demolizione, mentre in caso di accoglimento la costruzione diverrà urbanisticamente lecita. La presentazione della domanda di condono anteriormente all'adozione del provvedimento sanzionatorio non può avere alcuna efficacia diretta sul provvedimento, né tantomeno produrne l'inefficacia, ma impone all'amministrazione di attendere la definizione del relativo procedimento prima di procedere all'adozione di misure repressive, al fine di garantire coerenza ed economicità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 05931/2006
REG.RIC.

N. 13005/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05931/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5931 del 2006, integrato da motivi aggiunti, proposto da: ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 12;

contro

il Comune di Frascati, in persona del Sindaco p. t., rappresentato e difeso dagli avv. ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso di loro in Frascati, piazza G.Marconi, 3 C;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 8678 del 22 marzo 2006 di demolizione di opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi;

e, con motivi aggiunti,

dell’ordinanza n. 834/2008…

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