Il sequestro preventivo è una misura cautelare reale che può essere disposta dal giudice su richiesta del pubblico ministero, a condizione che quest'ultimo abbia formulato una specifica domanda di adozione del provvedimento di sequestro. La mancanza di tale richiesta, anche se il pubblico ministero abbia chiesto la sola convalida del sequestro d'urgenza, comporta l'illegittimità del successivo decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice. Tuttavia, l'omessa trasmissione di un atto di indagine al tribunale del riesame non determina automaticamente la nullità o l'inefficacia della misura cautelare, essendo necessario verificare in concreto se tale omissione abbia effettivamente pregiudicato il diritto di difesa e la possibilità di controllo del tribunale sulla legittimità del provvedimento. Il termine di dieci giorni entro il quale il tribunale del riesame deve decidere sull'impugnazione ha natura meramente ordinatoria, per cui la sua inosservanza non comporta la perdita di efficacia della misura cautelare, ma solo la responsabilità disciplinare del giudice.