Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8561 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:8561SENT

Massima

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Il canone di occupazione sine titulo di un alloggio di servizio demaniale deve essere determinato sulla base di criteri oggettivi e imparziali, quali i prezzi di mercato desunti dalle quotazioni rese disponibili dall'Agenzia del territorio, il reddito dell'occupante e la durata dell'occupazione abusiva, al fine di assicurare la razionale e redditizia gestione del patrimonio pubblico, nel rispetto dei principi di economicità e di buon andamento della pubblica amministrazione. La scelta di tali parametri, prevista dall'art. 6, comma 21-quater, del d.l. n. 78/2010, convertito in l. n. 122/2010, è legittima e non contrasta con alcuna norma o principio costituzionale, in quanto volta a realizzare un equo bilanciamento tra l'interesse pubblico alla corretta utilizzazione dei beni demaniali e la tutela delle esigenze abitative del personale militare. Pertanto, il canone determinato in applicazione di tali criteri, anche se comporta un aumento rispetto a quello precedentemente corrisposto, non può ritenersi illegittimo o sproporzionato, in quanto risponde a finalità di interesse generale e non determina un'ingiustificata compressione del legittimo affidamento degli occupanti sine titulo, i quali sono tenuti a corrispondere un canone di mercato per l'utilizzo di un bene pubblico di cui hanno perduto il titolo legittimante. Inoltre, la commisurazione del canone alla durata dell'occupazione abusiva è legittima in quanto costituisce una forma di indennità risarcitoria per il danno arrecato all'Amministrazione e ai legittimi assegnatari, privati della disponibilità dell'alloggio di servizio. Tale meccanismo non determina alcuna irragionevolezza o contraddittorietà con il criterio del reddito dell'occupante, in quanto proporzionato al periodo in cui è stato protratto il danno. Infine, i coefficienti correttivi utilizzati per la determinazione del canone, desunti da fonti autorevoli e basati su criteri estimativi comunemente accettati, non possono ritenersi arbitrari o inidonei a riflettere adeguatamente il valore di mercato dell'immobile, in assenza di specifiche censure da parte del ricorrente.

Sentenza completa

N. 08739/2012
REG.RIC.

N. 08561/2013 REG.PROV.COLL.

N. 08739/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8739/2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Tar Lazio Segreteria Tar Lazio in Roma, via Flaminia, 189;

contro

contro
Ministero della Difesa, ((omissis)) di ((omissis)), Sezione Genio Militare per la Marina di Cagliari, Capo Nucleo Demanio, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del provvedimento prot.n. 22/14503 del 31.7.2012 a firma del Comandante della Scuola Sottufficiali M.M. di ((omissis)) - avvio …

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