Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1950 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:1950SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio abusivo e la successiva acquisizione gratuita dello stesso al patrimonio comunale, in assenza di permesso di costruire, sono provvedimenti dovuti e vincolati per l'amministrazione, che non richiedono una specifica motivazione in ordine alla prevalenza dell'interesse pubblico sul contrapposto interesse privato, né una preventiva comunicazione di avvio del procedimento al destinatario. Tali provvedimenti, infatti, sono adottati in esecuzione di norme di legge che disciplinano in modo puntuale la repressione degli illeciti edilizi, senza margini di discrezionalità per l'amministrazione. Il mero decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso non può in alcun modo legittimare la situazione di fatto contra legem, né far sorgere in capo al privato un affidamento tutelabile sulla conservazione dell'opera. L'amministrazione, pertanto, non è tenuta a verificare la conformità urbanistica e la sanabilità dell'intervento abusivo, essendo rimessa ogni iniziativa in tal senso all'impulso del privato interessato. Inoltre, l'ordine di demolizione non deve contenere l'analitica individuazione dei confini e degli estremi catastali dell'opera abusiva, essendo sufficiente la descrizione della stessa, mentre la successiva disposizione di acquisizione al patrimonio comunale deve riportare tali elementi identificativi. Infine, il verbale di accertamento di inottemperanza all'ordine di demolizione non deve essere necessariamente notificato al destinatario, in quanto tale accertamento è insito nell'adozione del provvedimento acquisitivo, che produce i suoi effetti di diritto.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/03/2018

N. 01950/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00797/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 797 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
VINCENZO MATTERA, rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), presso lo studio dei quali è elettivamente domiciliato in Napoli alla Via Provinciale n. 132;

contro

COMUNE DI GIUGLIANO IN CAMPANIA, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) dell’Avvocatura Comunale, ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Napoli alla ((omissis)) n. 3;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

a) dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Giugliano in Campania n. 174/2008 dell’11 nov…

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