Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17506 del 23 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17506PEN

Massima

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Il possesso di documenti di identità falsificati, anche se detenuti per conto di terzi, integra il reato di ricettazione, in quanto trattasi di beni incommerciabili la cui circolazione al di fuori dei canali legittimi costituisce comunque illecito penale. L'imputato non può sottrarsi alla responsabilità penale per tale reato adducendo la buona fede o la custodia per conto di un ignoto terzo, in quanto la consapevolezza della natura illecita dei documenti si presume dalla stessa detenzione degli stessi. La spontanea consegna dei documenti alle autorità, inoltre, non esclude la responsabilità penale, potendo essa essere motivata dalla consapevolezza che i documenti non sarebbero passati inosservati durante la perquisizione contestuale all'esecuzione di un ordine di carcerazione. Il reato di ricettazione sussiste indipendentemente dal concorso dell'imputato nel reato presupposto della falsificazione dei documenti, essendo sufficiente la consapevolezza della provenienza illecita degli stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. RENZO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. SA. , nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Renzo;

Sentito il Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. Gialanella Antonio, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 19 novembre 2004 il Tribunale di Busto Arsizi…

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