Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37816 del 16 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:37816PEN

Massima

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Il concorso nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti si configura non solo quando l'agente abbia apportato un contributo causale diretto alla commissione del fatto, ma anche quando, pur senza una partecipazione materiale, egli abbia consapevolmente agevolato o rafforzato l'attività illecita altrui, fornendo una forma di copertura o di sostegno morale. La mera presenza e connivenza, prive di un ruolo attivo, integrano invece una condotta penalmente irrilevante. Ai fini dell'attribuzione della responsabilità penale, è sufficiente che l'imputato abbia consapevolmente condiviso e agevolato la detenzione della droga, anche se questa era occultata in luoghi di sua proprietà o nella sua disponibilità, senza che sia necessario un contributo materiale diretto alla custodia o al trasporto della sostanza stupefacente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 21.6.2011 della Corte di Appello di Venezia;

sentita la relazione svolta dal ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G., dr. ((omissis)), che ha chiesto rigettarsi i ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 21.6.2011 la Corte di Appello di Venezia, in parziale riforma della sentenza del GUP del Tribunale di Padova, resa in data 23.9.2010, con la quale …

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