Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21115 del 11 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21115PEN

Massima

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Il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. si configura quando l'agente abbia concorso nella contraffazione del documento falso in suo possesso, anche se tale documento sia destinato ad un uso personale, in quanto la ratio della norma è quella di punire più severamente chi fabbrica o comunque forma il documento falso, rispetto al mero possesso di cui al comma 1 dello stesso articolo. Il possesso per uso personale rientra nella previsione di cui al comma 1 solo se il possessore non abbia concorso nella contraffazione. Pertanto, stabilire se un determinato fatto rientri nella previsione del comma 1 o del comma 2 dell'art. 497-bis c.p. è frutto di una valutazione di fatto, non essendo configurabili entrambe le fattispecie in capo al medesimo soggetto. Tuttavia, in linea di principio, non può escludersi che il possesso di un documento falso per uso personale possa rientrare nella meno grave ipotesi di cui al comma 1, qualora il soggetto non abbia concorso nella contraffazione, ma sia stato semplicemente dotato del documento falso da terzi per scopi che trascendono quelli personali e immediati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/10/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che conclude per l'inammissibilita'.
Si da' per fatta la relazione su accordo delle parti la difesa si riporta al ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO

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