Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49670 del 6 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49670PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, quale reato di pericolo concreto, richiede la prova della consapevolezza e volontarietà della condotta di agevolazione dell'ingresso illegale dello straniero nel territorio dello Stato, non potendo essere integrato da comportamenti posti in essere per necessità di salvare la vita dei migranti trasportati. Tuttavia, l'affermazione di responsabilità non può fondarsi in modo esclusivo o determinante su dichiarazioni accusatorie rese da soggetti in fase di indagini, in assenza di un effettivo confronto dialettico con l'imputato, in quanto ciò integrerebbe una violazione del diritto di difesa e del principio del contraddittorio sancito dall'art. 6 CEDU. Pertanto, i giudici di merito, nel valutare la prova, devono verificare se il pregiudizio arrecato ai diritti di difesa sia stato adeguatamente controbilanciato da altri elementi probatori o garanzie procedurali, in modo da assicurare l'equità complessiva del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (C.U.I. (OMISSIS)) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2018 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Binenti;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLO, che ha concluso per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi; udito l'Avv. (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS) riportandosi ai motivi di ricor…

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