Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 1424 del 2013

ECLI:IT:TARVEN:2013:1424SENB

Massima

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Il consolidamento di una servitù di uso pubblico su un'area privata, anche in assenza di formale cessione prevista da un piano di lottizzazione scaduto, rende inammissibile ogni utilizzo privato di tale area, legittimando l'amministrazione a diffidare il proprietario dall'eseguire opere di recinzione, anche qualora le stesse risultino difformi dalle prescrizioni regolamentari, in quanto la prevalente finalità pubblica dell'area ne impone il libero e incondizionato utilizzo da parte della collettività. Il mancato esercizio, da parte dell'amministrazione, dell'azione di cui all'art. 2932 c.c. per ottenere la cessione dell'area entro il termine decennale di prescrizione non incide sulla consolidata servitù di uso pubblico, la quale comporta il divieto di ogni utilizzo privativo dell'area, a tutela dell'interesse generale all'accessibilità e fruibilità della stessa da parte della comunità.

Sentenza completa

N. 01694/2013
REG.RIC.

N. 01424/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01694/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1694 del 2013, proposto da:
Genoveffo Romano, Stefania Dotto, rappresentati e difesi dall'avv. Valentina Pignata, con domicilio eletto presso Federica Travagnin in Venezia, Santa Croce 567/C;

contro

Comune di Villorba, rappresentato e difeso dagli avv. Annamaria Tassetto, Giorgio Bressan, Nicola Magaldi, con domicilio eletto presso Annamaria Tassetto in Venezia-Mestre, via Cavallotti, 22;

per l'annullamento

della "diffida a non eseguire le opere" relativa alla comunicazione preventiva per attività edilizia libera presentata dal Comune di Vi…

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