Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7879 del 2007

ECLI:IT:TARNA:2007:7879SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di un'autorizzazione all'esercizio di un'attività imprenditoriale, adottato sulla base di un'informativa prefettizia interdittiva ai sensi della normativa antimafia, è legittimo solo quando l'Amministrazione accerti in modo concreto e attuale l'esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa idonei a condizionare l'attività dell'impresa, senza che sia necessaria la prova di un fatto illecito penalmente rilevante. Tuttavia, tale valutazione deve essere adeguatamente motivata e non può fondarsi esclusivamente su elementi di natura indiziaria, essendo necessario tenere conto anche di eventuali successivi sviluppi giudiziari che abbiano escluso o ridimensionato la pericolosità del soggetto interessato. L'Amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento di revoca, in quanto l'accertamento antimafia è caratterizzato da esigenze di riservatezza e non rientra nell'ambito di applicazione dell'obbligo di comunicazione di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990. La normativa antimafia trova applicazione non solo nei confronti di concessioni, finanziamenti e contratti pubblici, ma anche di provvedimenti autorizzativi, abilitativi e concessori comunque denominati, in quanto finalizzata a prevenire l'infiltrazione della criminalità organizzata in tutti i settori economici che intrattengono rapporti con la pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania
- Sezione Terza -
composto dai Giudici
Ugo De Maio - Presidente
Angelo Scafuri - Consigliere rel. est
Maria Laura Maddalena - Referendario
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n.8358/2005 R.G. proposto dalla Se. s.r.l., in persona del rappresentante legale p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti L. Le., L. Ia., F. Pi., elettivamente domiciliato in Na., al Viale Gr. n. (...) nonché alla Via Fe., n. (...);
CONTRO
il Ministero dell'Interno e l'Ufficio Territoriale di Governo di Na., in persona del Ministro p.t., costituitisi in giudizio con il patrocinio dell'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso la quale ex lege è domiciliato;
- la Regione Ca., in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura regionale (avv. R. Pa.) presso la quale è domiciliato in Na. alla Via S. Lu., n. (...);
per…

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