Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44174 del 21 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44174PEN

Massima

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Il delitto di frode informatica si configura quando l'agente, intervenendo senza diritto su dati e informazioni contenuti in un sistema informatico o telematico, realizza una condotta fraudolenta che, pur non ingenerando errore nella persona offesa, altera il funzionamento del sistema informatico al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Tale fattispecie si differenzia dal reato di truffa in quanto l'attività fraudolenta non investe la persona, di cui difetta l'induzione in errore, bensì il sistema informatico, attraverso la sua manipolazione. Pertanto, integra il delitto di frode informatica la condotta di chi, carpite le credenziali e l'identità informatica di altro soggetto, si introduca in un sistema di home banking utilizzandole per eseguire operazioni bancarie a proprio vantaggio. Inoltre, il delitto di tentata estorsione si configura quando l'agente, con violenza o minaccia, tenta di indurre la persona offesa a non sporgere denuncia e a non richiedere la restituzione delle somme sottrattele, al fine di conseguire un ingiusto profitto. Ciò si verifica anche quando le minacce sono finalizzate a far desistere la persona offesa dall'intraprendere iniziative giudiziarie volte a recuperare la somma di cui l'agente si è indebitamente impossessato, e non tanto a farla desistere dal denunciarlo. Infine, l'indebito utilizzo di carta di pagamento altrui, attraverso prelievi e operazioni bancarie, integra il reato di cui all'art. 493-ter c.p. (ex art. 55 d.lgs. 231/2007), a prescindere dalla possibilità di chiarire con precisione le modalità attraverso cui l'agente sia riuscito ad effettuare tali operazioni, essendo sufficiente la prova della riconducibilità dei prelievi all'imputato sulla base di elementi indiziari convergenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Bologna del 18.9.2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
letta la requisitoria del PG che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Bologna ha confermato la sentenza del 6.11.2018 con cui il GIP del Tribunale del capoluogo emiliano aveva riconosciuto (OMISSIS) responsab…

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