Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26226 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26226PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza delle esigenze cautelari per il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 deve essere desunta da specifici elementi di fatto idonei a dimostrarne l'attualità, in quanto tale fattispecie associativa è qualificata unicamente dai reati fine e non postula necessariamente l'esistenza dei requisiti strutturali e delle peculiari connotazioni del vincolo associativo previste per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare con particolare attenzione tutti gli elementi di fatto, anche quelli favorevoli all'indagato, che possano incidere sulla dimostrazione dell'attualità del pericolo di recidiva, senza poter fare affidamento sulla mera presunzione di stabilità del sodalizio in assenza di elementi contrari attestanti il recesso individuale o lo scioglimento del gruppo. In particolare, il fatto che l'indagato si sia spontaneamente costituito all'estero all'atto dell'esecuzione del provvedimento cautelare costituisce un elemento rilevante ai fini della valutazione dell'attualità delle esigenze cautelari, che il giudice non può omettere di considerare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale della liberta' di Napoli del 14/03/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandrina Tudino;
udito il udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso per udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata, emessa il 14 marzo 2019, il Tribunale di Napoli - Sezione d…

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