Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, previsto dall'art. 321 comma 2 c.p.p., costituisce una misura cautelare reale autonoma rispetto al sequestro preventivo di cui al comma 1 dello stesso articolo. Per la sua legittimità non è necessaria la sussistenza dei presupposti del sequestro preventivo "tipico", essendo sufficiente che i beni rientrino nelle categorie di cose suscettibili di confisca ai sensi del codice penale o delle leggi speciali. Il giudice, nel disporre tale sequestro, deve verificare la confiscabilità dei beni, senza dover entrare nel merito della fondatezza dell'accusa, essendo sufficiente l'accertamento della sussistenza del fumus commissi delicti, ovvero la possibilità di ricondurre la fattispecie concreta alla figura astratta del reato contestato sulla base delle risultanze processuali. La motivazione del provvedimento cautelare reale è immune da vizi di legge sindacabili in cassazione, salvo che non risulti del tutto mancante o manifestamente illogica.